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Esprinet / Approfondimenti

Aprile 11, 2025 by Margherita Tagliabue

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Filed Under: Advanced Solutions, Blog Tagged With: Approfondimenti

Aprile 10, 2025 by Federica Motta

Indice dei contenuti

  • Come le soluzioni IA potenziano produttività garantendo maggiore sicurezza
  • Lavoro ibrido: che cos’è
  • Il ruolo dell’intelligenza artificiale
  • Evoluzione del lavoro ibrido
  • Le principali sfide del lavoro ibrido
  • Come l’IA può supportare la produttività nel lavoro ibrido
  • Strumenti e software IA per un lavoro ibrido sicuro ed efficiente
  • Lavoro ibrido, i nuovi PC con Intelligenza Artificiale: obiettivo potenziare produttività e controllo
  • La sicurezza dei dati nell’ambiente di lavoro ibrido
  • Attenuare l’impatto delle minacce informatiche: per un’ambiente sicuro e resiliente
  • Il futuro del lavoro ibrido e il ruolo centrale dell’IA

Come le soluzioni IA potenziano produttività garantendo maggiore sicurezza

Il lavoro ibrido ha cambiato le regole del gioco. Le ha totalmente riscritte, facendo da apripista a nuove procedure operative, ma anche a nuove sfide. Da una parte ha offerto più flessibilità all’utente, dall’altra però ha aumentato il carico di complessità per le imprese, esponendole a rischi più elevati. Operare da casa, dall’ufficio, ovunque il dipendente si possa trovare a interagire con processi e persone attraverso i dispositivi aziendali, servono strategie per riorganizzare i flussi di lavoro e mettere in sicurezza le informazioni scambiate al di fuori del perimetro aziendale.

 

In questa sfida, il mantenimento della produttività e la tutela dalle minacce informatiche rimangono due grandi incognite da risolvere. Le soluzioni per affrontare queste due gigantesche scommesse tecnologiche esistono già e sono alla portata di ogni azienda.

Lavoro ibrido: che cos’è

I numerosi sondaggi e gli studi sul tema dimostrano che il lavoro ibrido non è semplicemente un mix tra lavoro tradizionale e smart working ma rappresenta un’evoluzione di entrambi che cerca di unire i vantaggi dei due approcci. Come per altre sfide organizzative, anche quella del lavoro ibrido si può vincere con il supporto tecnologico. Ad oggi abbiamo già a disposizione i mezzi per farlo e trasformare i dispositivi di lavoro in una sorta di hub aziendale. L’innovazione tecnologica ha reso questi strumenti più adatti al cambio di paradigma, così che possiamo portare un po’ di ufficio in casa e un po’ della nostra casa in ufficio senza che ciò abbia un impatto negativo sulle performance operative.

 

Questa transizione ‘ibrida’ verso un ambiente più flessibile e più agile richiede strumenti di lavoro avanzati per coordinare i flussi approvativi sfruttando allo stesso tempo sia i vantaggi dello smart working sia quelli del lavoro da ufficio. Il mix ha dato vita a quello che effettivamente chiamiamo ‘ambiente di lavoro ibrido’. Con hybrid work si intende oggi una presenza dell’80% dei dipendenti in ufficio tre o più giorni alla settimana, stando a quanto emerge nella survey di Ernst&Young: Future Workplace Index 2023. Ciò è confermato dal fatto che attualmente il lavoro ibrido è una prassi adottata dalla maggioranza delle imprese. Secondo EY infatti, l’86% dei datori di lavoro è a favore di una presenza in ufficio anche solo per qualche giorno a settimana.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nel lavoro ibrido

Secondo la survey di Ernst&Young, con l’aumento dell’uso dell’IA, il 44% dei dipendenti utilizza già lo strumento per raccogliere dati utili a migliorare e ottimizzare gli spazi degli uffici, impiegando anche il suo potere predittivo per monitorare la sostenibilità e l’efficienza energetica degli ambienti lavorativi. Ma non solo. Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel migliorare la produttività e la sicurezza del lavoro ibrido è centrale.

 

Per quanto riguarda la sicurezza, ad esempio, l’IA può monitorare e gestire i rischi associati agli endpoint identificando tutte le potenziali minacce prima che diventino critiche. Questo è particolarmente rilevante in un contesto dove i dipendenti si alternano tra ufficio e casa, poiché l’intelligenza artificiale può garantire il rispetto delle policy di sicurezza informatica indipendentemente dalla posizione organizzativa e dagli ambienti di lavoro. La protezione dei dispositivi che si trovano al di fuori dal perimetro aziendale può infatti avere impatti e costi significativi sia per i dipendenti che non rispettano i protocolli di sicurezza sia per le aziende. Nel caso della produttività invece, il supporto dell’IA consente di ridurre il numero di task più ripetitivi e i tempi di attraversamento dei workflow approvativi.

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Evoluzione del lavoro ibrido: come è cambiato nel corso del tempo

Con il passare del tempo è vero che le organizzazioni hanno riconosciuto i vantaggi di un approccio ibrido, ma sono stati in primis i dipendenti a beneficiarne. Il livello di flessibilità, la possibilità di organizzare il proprio tempo diversamente e tagliare i costi legati al lavoro d’ufficio sono traguardi non più sacrificabili per molti. Lo dimostra questo studio di Owl Labs, dove emerge che i ‘lavoratori ibridi’ spendono in media 42 dollari in più al giorno quando lavorano in ufficio rispetto a quando lo fanno da remoto. Motivo di per sé sufficiente per il 22% di loro a richiedere un aumento di stipendio qualora si trovassero impossibilitati a lavorare in modalità ibrida. Eclatante il fatto che il 40% cercherebbe a quel punto un nuovo lavoro con maggiori garanzie di flessibilità.

 

Il lavoro ibrido rientra tra le scelte favorite dei dipendenti perché garantisce loro nuovi livelli di efficienza grazie alla possibilità di lavorare nei momenti in cui sono più concentrati riducendo le interruzioni. In questa sfida le tecnologie garantiscono una migliore gestione dei tempi, specie per settori come IT, Finance, Marketing, Aziende di consulenza e servizi. Per questi settori di riferimento il lavoro ibrido ha rappresentato un modello di successo che continua a garantire una gestione più flessibile dei progetti e un taglio dei costi operativi. Gli esempi sono tanti. Chi lavora da remoto lo fa da luoghi diversi: da un ufficio domestico o da un coworking, da postazioni di lavoro che tendono per loro natura a isolare l’utente in uno spazio privato difficilmente accessibile se non da remoto. L’efficienza diventa così il risultato di un maggiore controllo dell’end user sulle distrazioni e soprattutto sulla risorsa più preziosa e più scarsa che ha: il suo tempo.

Le principali sfide del lavoro ibrido

Se i benefici del lavoro ibrido sono ormai riconosciuti, è evidente che l’organizzazione deve saper affrontare alcuni gap di comunicazione tra team distribuiti, in cui la gestione del tempo e la sicurezza dei dati aziendali rappresentano due degli elementi più critici. È fondamentale adottare tool di lavoro ibrido adeguati ad affrontare queste sfide e garantire un ambiente di lavoro più sicuro, in grado di preservare la fluidità dei suoi processi. Il lavoro ibrido richiede così strumenti adeguati a blindare dati, dispositivi e interi processi, per una migliore gestione delle logiche di collaborazione a distanza. In questo scenario, quali soluzioni sono più adatte?

 

Nuove macchine, come l’HP EliteBook Ultra G1q sono progettate oggi con l’obiettivo di supportare il lavoro ibrido attraverso strumenti di nuova generazione che soddisfano le esigenze anche delle aziende più strutturate. La combinazione di prestazioni elevate con funzionalità di IA fanno di questo laptop lo strumento ideale per portare l’ufficio in casa senza rinunciare a nessuna tecnologia.

 

Nato per integrare strumenti basati su intelligenza artificiale, EliteBook Ultra G1q è capace di migliorare non solo i compiti ripetitivi e a rischio errore, ma anche la qualità audio e video durante le videoconferenze, con funzioni quali la cancellazione del rumore e l’ottimizzazione dell’immagine. Compatibile con i nuovi device HP come monitor, cuffie, webcam per aumentare al massimo la sua efficienza, l’EliteBook Ultra G1q include funzionalità di sicurezza integrate, come la fotocamera IR per il riconoscimento facciale e opzioni di crittografia dei dati. È pensato dunque per un livello di protezione delle informazioni sensibili degli utenti e dell’organizzazione a pari livello di quello che offrono i sistemi aziendali.

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Come l’IA può supportare la produttività nel lavoro ibrido

Una delle principali conquiste dell’IA in ambito ibrido è proprio l’automazione delle procedure ripetitive e la gestione delle operazioni di collaborazione tra team. Le tecnologie IA offrono strumenti potenti che ottimizzano quei micro task tipicamente time spending, e a basso valore aggiunto. Lo strumento comprende anche sistemi di task management che analizzano il comportamento degli utenti e suggeriscono le migliori tempistiche per completare i compiti. Un’ulteriore funzione che risponde a una migliore gestione della produttività sono le chatbot per il supporto tecnico. Grazie a questo strumento integrato il dipendente riceve in tempo reale l’aiuto richiesto evitando così interruzioni del lavoro.

Strumenti e software IA per un lavoro ibrido sicuro ed efficiente

Un ambiente collaborativo organizzato a distanza ha bisogno di essere ottimizzato e automatizzato. In questo scenario, dove i workflow approvativi rischiano di ingolfarsi, una soluzione di gestione documentale per il lavoro ibrido come HP Scan AI Enanched può fare la differenza. Questo software utilizza l’intelligenza artificiale per ottimizzare il flusso di lavoro nella scansione e nell’archiviazione dei documenti, consentendo così una riduzione significativa dei tempi di attraversamento dei workflow tra team remoti e facilitando la condivisione e l’accesso ai documenti. Tra i vantaggi della soluzione spicca l’estrapolazione automatica di informazioni, la classificazione e l’indicizzazione dei documenti. Si tratta anche qui di migliorie di processo volte a efficientare procedure farraginose riducendo gli errori umani.

Lavoro ibrido, i nuovi PC con Intelligenza Artificiale: obiettivo potenziare produttività e controllo

Anche nelle soluzioni hardware di casa HP troviamo software IA già integrato per aumentare la produttività e monitorare le performance della macchina (rumore, durata batteria, ecc).

I laptop HP EliteBook serie 1000, ad esempio, sono dotati di processori Intel Core Ultra o AMD Ryzen PRO, che includono unità di elaborazione dedicate all’intelligenza artificiale. Questa integrazione consente di:

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Programmi di formazione: ogni partner ha la possibilità di tenersi aggiornato attraverso corsi di formazione specializzati, inclusi programmi di certificazione in intelligenza artificiale e altre tecnologie emergenti;

Coaching e casi d’uso: i casi d’uso pratici sono una fonte di ispirazione su come le soluzioni HP possano essere implementate efficacemente per soddisfare le esigenze dei clienti;

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La sicurezza dei dati nell’ambiente di lavoro ibrido

I nuovi device supportano dunque il lavoro agile di oggi, ma sono anche sicuri come le misure cui è sottoposto il perimetro aziendale tradizionale? Spesso non lo sono. Lavorare da remoto espone le organizzazioni a una pluralità di minacce e vulnerabilità, dato l’elevato numero di dispositivi privati connessi alla rete. Motivo per cui esistono software specifici per il lavoro ibrido che, grazie all’analisi predittiva dell’IA, consentono oggi alle organizzazioni di anticipare e attenuare i potenziali attacchi prima che sia troppo tardi. Attraverso algoritmi di apprendimento automatico, i sistemi analizzano grandi volumi di dati per identificare i modelli comportamentali degli utenti e le anomalie di funzionamento che potrebbero indicare un tentativo di manipolazione delle misure di cybersecurity.

 

Altro tema caldo è la protezione e la gestione degli accessi: in questo scenario l’IA offre le necessarie misure volte a garantire la compliance al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) così da ottemperare alle disposizioni del legislatore in materia di privacy.

Attenuare l’impatto delle minacce informatiche: per un’ambiente sicuro e resiliente

Chi lavora in modalità ibrida deve essere consapevole dell’importanza di adempiere agli obblighi normativi anche in virtù dei numeri che popolano la selva degli attacchi informatici. Tra i temi trattati nel Rapporto Clusit 2024, si evidenziano proprio le sfide legate alla compliance normativa, in particolare rispetto al GDPR. Ma non sono gli unici elementi a destare preoccupazioni tra end user e aziende. Dalle evidenze dello studio emerge un significativo aumento degli episodi a livello globale, con 2.779 incidenti gravi analizzati nel 2023. L’Italia ha registrato l’11% degli attacchi più gravi in tutto il mondo, con un totale di 310 incidenti. Questo numero si traduce in un aumento del 65% degli incidenti rispetto al 2022. Il rapporto sottolinea la crescente vulnerabilità del settore manifatturiero, finanziario e sanitario, settori che si rivelano particolarmente critici nelle misure di protezione degli endpoint in un ecosistema complesso.

 

Per ovviare a questo problema e bloccare ai malware la strada verso le principali porte d’accesso ai dati privati e aziendali, HP ha introdotto il sistema Wolf Security, una soluzione di sicurezza endpoint pensata per proteggere il tallone d’Achille dell’organizzazione: i dispositivi aziendali. Ideata appositamente per adattarsi a un contesto di lavoro ibrido, HP Wolf Security integra misure di sicurezza direttamente nell’hardware, con funzionalità specifiche come l’isolamento degli endpoint e la prevenzione dei malware a livello di CPU. La soluzione utilizza tecnologie avanzate per identificare e isolare le minacce, riducendo il volume degli avvisi e dei falsi positivi. Permette inoltre una gestione totalmente remota con l’obiettivo di localizzare, bloccare e cancellare i dati da dispositivi smarriti o rubati.

Il futuro del lavoro ibrido e il ruolo centrale dell’IA

Come si può intravedere già oggi, l’IA giocherà un ruolo cruciale nel migliorare l’approccio organizzativo sia al lavoro ibrido sia alla gestione e alla messa in sicurezza dei dati da remoto. Le soluzioni per il futuro del lavoro ibrido ridurranno sempre più i tempi automatizzando compiti ripetitivi, noiosi e rischiosi nella loro esecuzione. Ottimizzare la pianificazione di queste attività e analizzare i dati per fornire insights di qualità sarà una normale prassi alla portata di tutti.

 

Secondo un sondaggio realizzato da IWG, un ambiente di lavoro ibrido non solo migliora l’equilibrio tra vita privata e vita professionale, ma offre anche vantaggi economici. L’81% dei manager, infatti, lo considera una strategia efficace per ridurre i costi operativi. Le prospettive future indicano che circa un terzo dei lavoratori continuerà a operare in modalità ibrida. In questo scenario, la tecnologia collaborativa rimane una questione aperta, anche per chi si occupa di persone e organizzazione come il dipartimento HR. Semplificare le operazioni e migliorare la produttività rimangono ancora oggi obiettivi da raggiungere per la metà delle organizzazioni. Il nodo rimangono sempre le tecnologie. Per chiudere con Gartner, il lavoro ibrido ha bisogno di innovazione e di strumenti tecnologici idonei a soddisfare esigenze aziendali in continua evoluzione.

Indice dei contenuti

Come le soluzioni IA potenziano produttività garantendo maggiore sicurezza

Lavoro ibrido: che cos'è

Il ruolo dell’intelligenza artificiale

Evoluzione del lavoro ibrido

Le principali sfide del lavoro ibrido

Come l’IA può supportare la produttività nel lavoro ibrido

Strumenti e software IA per un lavoro ibrido sicuro ed efficiente

Lavoro ibrido, i nuovi PC con Intelligenza Artificiale: obiettivo potenziare produttività e controllo

La sicurezza dei dati nell’ambiente di lavoro ibrido

Attenuare l’impatto delle minacce informatiche: per un’ambiente sicuro e resiliente

Il futuro del lavoro ibrido e il ruolo centrale dell’IA

Filed Under: Blog, Cyber security Tagged With: Approfondimenti

Aprile 4, 2025 by Federica Motta

Indice dei contenuti

  • 4 strategie IA rivolte ai rivenditori che possono migliorare l’offerta ai clienti incrementando il business
  • Lavoro ibrido e nuove opportunità per i rivenditori
  • La crescente domanda di strumenti per il lavoro ibrido sicuro
  • Perché il lavoro ibrido è destinato a convivere col modello tradizionale
  • L’impatto dell’IA sulla sicurezza per il lavoro ibrido
  • Quattro strategie IA che i rivenditori possono integrare nell’offerta
  • La sicurezza multilivello
  • HP Anywhere, dati blindati in casa come in ufficio
  • HP Enterprise Security Edition, per una nuova governance dell’hardware e del firmware
  • I nuovi dispositivi con IA operante in locale
  • Plus che un rivenditore può garantire a un’azienda con la partnership HP
  • Come costruire un Partner Program efficace per soluzioni di lavoro ibrido

4 strategie IA rivolte ai rivenditori che possono migliorare l’offerta ai clienti incrementando il business

Il lavoro ibrido ha cambiato le regole del gioco. Le ha totalmente riscritte, facendo da apripista a nuove procedure operative, ma anche a nuove sfide. Da una parte ha offerto più flessibilità all’utente, dall’altra però ha aumentato il carico di complessità per le imprese, esponendole a rischi più elevati. Operare da casa, dall’ufficio, ovunque il dipendente si possa trovare a interagire con processi e persone attraverso i dispositivi aziendali, servono strategie per riorganizzare i flussi di lavoro e mettere in sicurezza le informazioni scambiate al di fuori del perimetro aziendale.

 

In questa sfida, il mantenimento della produttività e la tutela dalle minacce informatiche rimangono due grandi incognite da risolvere. Le soluzioni per affrontare queste due gigantesche scommesse tecnologiche esistono già e sono alla portata di ogni azienda.

Lavoro ibrido e nuove opportunità per i rivenditori

Le esigenze delle imprese nella loro transizione verso un modello di lavoro ibrido hanno rimodulato alcune priorità organizzative, come la garanzia di fluidità dei processi e il rispetto delle policy di cybersecurity. Il tema produttività sembra stare molto a cuore anche ai dipendenti, come evidenzia McKinsey in questo sondaggio, da cui emerge come l’87% del campione intervistato dichiari che sarebbe più produttivo lavorare da casa il numero di giorni desiderato piuttosto che in ufficio cinque giorni alla settimana.

 

Grazie all’innovazione tecnologica e al ruolo chiave delle soluzioni di IA per supportare nel raggiungimento di questo obiettivo, oggi possiamo contare su strumenti disegnati appositamente per affrontare il lavoro ibrido secondo logiche nuove. In questo cambio di prospettiva, il valore aggiunto del partner di canale HP è cruciale nella vendita di strumenti di lavoro ibrido dotati di intelligenza artificiale. Oggi l’IA è entrata a far parte di tutti gli strumenti di business, ma la maggior parte degli utenti dispone ancora di un parco macchine obsoleto. Ciò non solo rischia di generare gap tra i processi, ma anche grandi falle di sicurezza nella rete aziendale.

La crescente domanda di strumenti per il lavoro ibrido sicuro

È importante così accompagnare le imprese nell’adozione di nuove tecnologie guidate da intelligenza artificiale. I potenziali vantaggi di questa integrazione tecnologica marcano trend estremamente positivi. Nel rapporto “2024 HP Work Relationship Index”, ad esempio, si sottolinea l’importanza dell’IA e delle sue soluzioni personalizzate per migliorare le relazioni e le prestazioni lavorative in modalità ibrida. La crescente richiesta di personalizzazione e la necessità di mettere in sicurezza i dati in qualunque luogo di lavoro evidenziano come le aziende si vogliano adattare alle nuove aspettative dei dipendenti per promuovere un ambiente destrutturato ma allo stesso tempo sicuro e produttivo. Per raggiungere tale obiettivo serve sviluppare maggior familiarità in azienda con strumenti di IA nel day by day. Il bisogno di utilizzare queste nuove soluzioni, dunque, esiste ed è urgente.

 

Secondo lo stesso sondaggio HP, infatti, il 77% dei dipendenti vorrebbe che l’intelligenza artificiale riuscisse in qualche modo a pianificare la propria giornata, con l’obiettivo di trovare risposte e informazioni giuste in un tempo significativamente minore. Le persone si sentono oberate di lavoro (anche se svolto in modalità ibrida) e questa rottura dei confini tra casa e ufficio, fatica a mantenere l’armonia tra professione e vita privata. Motivo per cui, laddove i vecchi dispositivi trovano un limite invalicabile (anche a causa della loro inadeguatezza tecnologica), i nuovi dispositivi portatili con IA integrata rispondono a questa nuova esigenza. Serve ridurre i tempi passati al pc per dedicarsi alla propria vita privata. Per farlo bisogna automatizzare i processi e mettere in sicurezza i dati.

Perché il lavoro ibrido è destinato a convivere con il modello tradizionale

Secondo un rapporto di McKinsey, circa il 20-25% dei dipendenti nelle economie più forti al mondo è perfettamente in grado di lavorare da casa da tre a cinque giorni alla settimana, il che rappresenta un salto ‘quantico’ rispetto alle possibilità che tutti avevamo nel periodo pre-pandemia. Dato corroborante dal fatto che - a quanto emerge dalle evidenze di IWG - oltre il 67% delle aziende prevede di mantenere un approccio ibrido nei prossimi cinque anni. Questo modello non solo offre flessibilità, ma è diventato un benefit fondamentale per attrarre e trattenere talenti. Prova ne è che il 72% dei lavoratori sceglie di candidarsi per posizioni flessibili con forte orientamento verso opportunità business abilitate da soluzioni di lavoro ibrido. Il nodo più pressante a questo punto diventa garantire la sicurezza su tutti i dispositivi una volta abbracciata la nuova filosofia organizzativa.

L’impatto dell’IA sulla sicurezza per il lavoro ibrido

In uno scenario simile, quali strumenti di security e collaboration sono i più richiesti? Senza dubbio quelli che offrono di default livelli di sicurezza maggiori e allo stesso tempo soluzioni per automatizzare e armonizzare i processi rendendo più fluidi i workflow approvativi. Le imprese hanno bisogno di elevata automazione per gestire da remoto le informazioni condivise e ridurre i tempi di estrapolazione dei dati da dispositivi e documenti sparsi. Hanno inoltre bisogno di individuare minacce con analisi predittiva di buon livello sui comportamenti più a rischio dell’utente, il vero anello debole della catena.

 

Proprio per automatizzare la collaborazione e la sicurezza, le soluzioni di intelligenza artificiale HP vengono integrate nei dispositivi e nei software di nuova generazione. In quanto fornitore di tecnologia, l’azienda ha già strutturato una roadmap per i suoi partner con l’obiettivo di offrire loro strumenti concreti su come vendere soluzioni per il lavoro ibrido. Il mercato ha già risposto molto positivamente a questa offerta, come si evince ad esempio dalla promozione di HP a “Major Player” nell’IDC MarketScape 2024 con la sua suite di collaboration chiamata HP Workforce Experience Platform (WXP).

 

Questa piattaforma si integra con altre soluzioni documentali cloud based per la gestione della flotta di stampa e dei flussi di lavoro. L’applicativo basato su intelligenza artificiale consente alle aziende di monitorare e ottimizzare l’intero parco dispositivi da un’unica piattaforma. Sfruttando i dati di telemetria in tempo reale, le organizzazioni possono passare a una gestione proattiva del rischio, identificando e risolvendo i problemi prima che le interruzioni degli utenti sul lavoro possano compromettere l’operatività. Interruzioni spesso causate da minacce informatiche o violazioni di identità dell’end user.

Scarica il report sulle sfide di sicurezza del lavoro ibrido che affrontano le aziende.

Scopri di più

Quattro strategie IA che i rivenditori possono integrare nell’offerta

Intercettare per tempo queste violazioni e bloccare sul nascere possibili minacce diventa molto più semplice se hardware e software collaborano tra loro guidati dall’apprendimento automatico. Le aziende hanno bisogno di ridurre i tempi delle attività che espongono a gravi rischi operativi per dedicarsi al loro core business. Tra le strategie di intelligenza artificiale che HP permette ai suoi partner di inserire a portafoglio spicca Wolf Pro Security, una soluzione di sicurezza integrata disegnata specificamente per le piccole e medie imprese. Con diversi dispositivi e accessi sempre attivi, la soluzione offre una protezione multilivello in grado di monitorare le minacce a cui sono esposti device, reti e dati. In questo senso è opportuno poter individuare per tempo un attacco trasformando l’architettura informatica in moduli ‘a tenuta stagna’ prima che la minaccia riesca a compromettere più livelli. Con la sua funzione di isolamento, la soluzione permette di incapsulare il malware e renderlo inoffensivo per il resto dell’azienda.

La sicurezza multilivello

Tali misure di sicurezza multilivello proteggono anche l’hardware e il firmware attraverso tecnologie come il ripristino automatico e l’analisi intelligente delle violazioni in-memory. Si tratta di funzionalità capaci di ridurre significativamente il rischio di attacchi garantendo che i danni rimangano sempre al di sotto della soglia di gestibilità ordinaria. Con l’aumento del lavoro ibrido, queste misure di sicurezza diventano cruciali e offrono una protezione scalabile in base alla crescita o alla riduzione dei carichi di lavoro. Ecco come questa strategia multilivello si traduce in soluzioni concrete.

HP Anywhere, dati blindati in casa come in ufficio

Tra le strategie di security governate da IA troviamo HP Anywhere, una soluzione che consente agli utenti di accedere in modo sicuro e remoto alle loro workstation da qualsiasi luogo. La particolarità di questo strumento è che permette agli utenti di interagire con i contenuti in tempo reale, ad esempio modificando documenti, partecipando a presentazioni o utilizzando applicazioni, ma senza esporsi ai rischi del web.

 

Grazie al protocollo PCoIP®, HP Anywhere consente trasmissione di dati (video, audio, o contenuti visivi) direttamente in streaming da qualsiasi host (cloud, data center, workstation) verso qualsiasi dispositivo. La tecnologia utilizzata garantisce che i dati sensibili non escano mai dalla rete protetta trasformandosi in pixel crittografati. Ciò permette alle informazioni di rimanere inaccessibili dall’esterno della rete.

HP Enterprise Security Edition: per una nuova governance dell’hardware e del firmware

Un altro livello di protezione è offerto da HP Enterprise Security Edition, una suite di sicurezza progettata per proteggere gli endpoint a garanzia dell’integrità del dispositivo lungo tutto il suo ciclo di vita. Questa protezione aiuta a attenuare il rischio di attacchi ‘fisici’ mirati grazie a misure di sicurezza coadiuvate da un’analisi continua delle minacce. Questa costante scansione assicura che i laptop siano più sicuri e resilienti agli attacchi preservando la delicata funzione del firmware quale ponte di contatto tra l’hardware e il sistema operativo.

I nuovi dispositivi con IA operante in locale

HP sta lanciando i nuovi EliteBook Ultra AI, progettati per sfruttare l’intelligenza artificiale integrata direttamente sul dispositivo. La presenza del software IA ‘in locale’ è possibile grazie al lavoro di uno speciale processore chiamato Qualcomm Snapdragon X Elite. La particolarità di questi nuovi dispositivi è che sono dotati di una Neural Processing Unit capace di eseguire fino a 45.000 miliardi di operazioni al secondo. Il che consente un livello di elaborazione e analisi delle minacce significativamente più efficiente e senza l’ombra della minima latenza.

Scopri tutti i servizi e le soluzioni HP dedicati alle aziende, fai decollare il tuo business.

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Plus che un rivenditore può garantire a un’azienda con la partnership HP

Se quelli appena trattati sono i plus per un’azienda, i vantaggi per un partner nella promozione di attività di supporto post-vendita e nella distribuzione di tecnologie per il lavoro ibrido sono delineati nella strategia HP Premium+ Support. Questi includono l’accesso a strumenti di monitoraggio proattivo, tutti i benefici dell’automazione intelligente e un’assistenza 24/7. Si tratta di elementi tangibili e di grande valore aggiunto per un cliente dal momento che migliorano la sua soddisfazione generale rispetto al livello di servizio e riducono i tempi di inattività. Il risultato è un aumento della sua fidelizzazione e la conseguente generazione di nuove opportunità di crescita per il partner.

 

Tra i plus garantiti alle aziende, eccone alcuni che potrebbero giocare la carta vincente in una trattativa commerciale, trasformando le nuove soluzioni di lavoro ibrido in nuovi modelli di business:

  • Assistenza tecnica da remoto 24/7;
  • Analisi predittiva dei dati di performance;
  • Monitoraggio proattivo del parco macchine;
  • Riparazioni programmate;
  • Workforce Computing Solutions: ovvero maggior personalizzazione, maggior efficienza operativa, informazioni dettagliate sulla risoluzione dei problemi, raggiungimento degli obiettivi ESG (dal 2025 il report sarà obbligatorio per un numero sempre maggiore di organizzazioni).

Diventa Partner HP, accedendo al portale scopri le iniziative dedicate a loro.

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Come costruire un Partner Program efficace per soluzioni di lavoro ibrido

Il Programma per i Partner HP Amplify - offre strumenti e benefici in grado di migliorare significativamente le capacità di vendita e supporto dei Rivenditori, specialmente nel contesto delle soluzioni di lavoro ibrido e AI, tra cui:

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Programmi di formazione: ogni Partner ha la possibilità di tenersi aggiornato attraverso corsi di formazione specializzati, inclusi programmi di certificazione in intelligenza artificiale e altre tecnologie emergenti;

HP Future Ready AI Masterclass: un percorso per acquisire conoscenze pratiche su come le soluzioni HP possono migliorare la produttività;

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Supporto tecnico: la piattaforma centralizzata per l’help desk offre strumenti e risorse utili per i processi di post vendita e assistenza ai clienti guidata da AI;

Coaching e casi d’uso: i casi d’uso pratici sono una fonte di ispirazione su come le soluzioni HP possano essere implementate efficacemente per soddisfare le esigenze dei clienti;

icona-coaching
icona-incentivi

Incentivi finanziari e riconoscimenti: HP Amplify offre opportunità di guadagno attraverso incentivi legati alle vendite. Si incoraggiano i Partner a promuovere attivamente le soluzioni di lavoro ibrido attraverso riconoscimenti basati sulle loro performance di business.

Indice dei contenuti

4 strategie IA rivolte ai rivenditori che possono migliorare l’offerta ai clienti incrementando il business

Lavoro ibrido e nuove opportunità per i rivenditori

La crescente domanda di strumenti per il lavoro ibrido sicuro

Perché il lavoro ibrido è destinato a convivere col modello tradizionale

L’impatto dell’IA sulla sicurezza per il lavoro ibrido

Quattro strategie IA che i rivenditori possono integrare nell’offerta

La sicurezza multilivello

HP Anywhere, dati blindati in casa come in ufficio

HP Enterprise Security Edition, per una nuova governance dell’hardware e del firmware

I nuovi dispositivi con IA operante in locale

Plus che un rivenditore può garantire a un’azienda con la partnership HP

Come costruire un Partner Program efficace per soluzioni di lavoro ibrido

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Febbraio 25, 2025 by Margherita Tagliabue

Il phishing e il social engineering sono tra le minacce informatiche più insidiose, in grado di ingannare anche gli utenti più attenti. Queste tecniche di attacco sfruttano la manipolazione psicologica per ottenere informazioni sensibili, come credenziali di accesso, dati finanziari e segreti aziendali.

SCOPRI COME DIFENDERTI

Come funzionano gli attacchi di Phishing e Social Engineering?

phishing

Gli attacchi di phishing si presentano come e-mail, messaggi o siti web fraudolenti che imitano comunicazioni ufficiali per spingere le vittime a rivelare dati riservati.

social-engineering

Il social engineering sfrutta la fiducia e la psicologia umana per manipolare gli utenti, inducendoli a compiere azioni dannose, come scaricare malware o condividere informazioni sensibili.

Le tecniche più avanzate di attacco

Vishing e Smishing

Tecniche di phishing via telefono (voice phishing) e SMS (SMS phishing) per ottenere dati sensibili con pretesti credibili.

Spear phishing

E-mail mirate a individui o aziende, utilizzando informazioni personalizzate per aumentare la credibilità dell’attacco.

Credential Harvesting

Realizzazione di pagine di login contraffatte per sottrarre credenziali e ottenere accesso a sistemi aziendali.

Pharming

Questi attacchi reindirizzano gli URL legittimi a un sito controllato dall'aggressore tramite il dirottamento DNS o altre tecniche.

Pretexting

L’aggressore crea un falso scenario in cui l’obiettivo è farsi inviare denaro o ottenere informazioni sensibili dalla vittima. Ad esempio, l'aggressore può affermare di essere una persona fidata che ha bisogno di informazioni per verificare l'identità della vittima.

Deepfake e AI-based social engineering

L’uso di intelligenza artificiale per creare video o audio falsificati, così da ingannare dipendenti e dirigenti.

Business E-mail Compromise (BEC)

Impersonificazione di dirigenti o partner aziendali che richiedono trasferimenti di denaro o accessi riservati.

Tailgating Piggybacking

Tecniche di ingegneria sociale utilizzate per ottenere l'accesso ad aree sicure.

VAI ALLE SOLUZIONI

Strategie per una difesa efficace

icon-busta

Protezione avanzata delle e-mail

Filtrare e bloccare i messaggi sospetti per ridurre il rischio di phishing.

icon-lucchetto

Autenticazione a più fattori (MFA)

Aggiungere un ulteriore livello di sicurezza per proteggere gli accessi.

icon-formazione

Formazione e sensibilizzazione

Educare i dipendenti a riconoscere i tentativi di phishing e social engineering.

icon-monitoraggio

Threat intelligence e monitoraggio

Analizzare minacce emergenti per prevenire attacchi mirati.

icon-procedure

Verifica e controllo delle comunicazioni

Adottare procedure per confermare richieste sensibili tramite canali verificati.

Proteggi la tua azienda con V-Valley

V-Valley è il partner ideale nella cybersecurity con un’ampia gamma di soluzioni avanzate e un team di esperti. Affidati a noi per costruire un'infrastruttura IT sicura.

 

Contattaci per una consulenza personalizzata e scopri come possiamo aiutarti a migliorare la tua strategia di cybersecurity.

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Gennaio 21, 2025 by Margherita Tagliabue

Perché è fondamentale proteggere i dispositivi aziendali?

Dispositivi fissi e mobili sono il cuore della produttività aziendale. Proteggerli significa prevenire attacchi, evitare perdite di dati e garantire continuità operativa.

Cloud Marketplace di V-Valley: il portfolio di soluzioni che stavi cercando.

Grazie a un’offerta flessibile, trovi soluzioni di Cyber Security adatte a modelli di business come MSP e CSP, ideali per rispondere alle esigenze di ogni cliente.

Scopri la nostra offerta
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Proteggi rete e dati in modo efficace.

Le partnership V-Valley garantiscono sicurezza avanzata per aziende di ogni settore e dimensione, offrendo soluzioni su misura per ogni necessità.

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Ottobre 8, 2024 by Margherita Tagliabue

Le soluzioni per la trasformazione digitale dei tuoi clienti

V-Valley, punto di riferimento per i prodotti a valore del Gruppo Esprinet, offre ai propri clienti un ecosistema completo di soluzioni avanzate.
Grazie alle soluzioni ERP, CRM e di automazione dei processi, V-Valley ti permette di proporre strumenti che semplificano il loro lavoro e migliorano produttività e profittabilità attraverso una gestione più efficace dei dati anche in cloud.

La nostra offerta

ERP (Enterprise Resource Planning)

Offri ai tuoi clienti finali soluzioni ERP in cloud complete, modulabili e personalizzabili, che permettono di gestire, integrare e ottimizzare i processi aziendali. Questi software centralizzati aiutano le aziende a migliorare l’efficienza operativa e a prendere decisioni informate basate su dati in tempo reale.

 

Scopri subito i brand e le soluzioni disponibili:

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CRM (Customer Relationship Management)

Offri ai tuoi clienti finali soluzioni CRM che massimizzano la relazione con la base clienti esistente e aiutano a ingaggiare nuovi clienti. Questi software permettono di gestire in modo efficace le interazioni con i clienti, migliorando la soddisfazione e la fidelizzazione.

 

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Settembre 24, 2024 by Elena Cabiati

Il premio dedicato agli operatori del canale ICT italiano!

Grazie al tuo voto nel 2023 abbiamo vinto nelle seguenti categorie:

scoprile qui
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Oggi abbiamo ancora bisogno di te!

Aiutaci a confermare i premi vinti nel 2023 e a vincere anche nelle altre categorie:

vota ora
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Area Top 10:

  • Miglior Evento per il Canale (vendor o distributore)
  • Miglior Partner Program
  • Miglior system integrator
  • Woman of the Year 2024
  • Miglior Account e/o Sales Manager
  • Miglior Marketing Team (distributore)
  • Miglior Channel Manager

 

Area Distributori

  • Miglior distributore MSP
  • Miglior Cloud provider
  • Miglior distributore per la logistica
  • Miglior distributore per la formazione al Canale
  • Cash&Carry dell’anno
  • Miglior distributore di Storage
  • Miglior distributore di Networking
  • Miglior distributore di Printing
  • Miglior distributore di Data Center
  • Miglior distributore di Cybersecurity
  • Miglior distributore di soluzioni EDU

Come votare?

Indicando Esprinet, V-Valley, Zeliatech, DACOM, Bludis e l’eventuale nome del Manager di riferimento, e il tuo Esprivillage (Cash&Carry) preferito.

vota ora

Candidature aperte fino al 23 ottobre!

Grazie per la tua fiducia!
Esprinet e V-Valley Team

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Marzo 21, 2024 by Elena Cabiati

Nell'evento di premiazione di Italian Channel Awards 2023, Esprinet e V-Valley sono state annunciate come vincitrici nella categoria "Miglior distributore" nei seguenti ambiti:

  • Miglior Distributore per l'Hybrid Working
  • Miglior Distributore per la logistica
  • Miglior E-commerce b2b
  • Miglior Distributore per iniziative di Sostenibilità
ica2023-winner-bordo

Ecco le foto della serata:

ica23_3
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Congratulazioni ai team che hanno reso possibile questo risultato da condividere!

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Ottobre 17, 2023 by Federica Motta

Anche quest'anno sono numerose le categorie in cui Esprinet e V-Valley sono state candidate in nomination!

vota ora

E inizia ora la seconda fase di votazione per riuscire a classificarci e vincere un premio nei seguenti ambiti:

  • Miglior distributore per la logistica Esprinet/V-Valley
  • Miglior team di supporto al canale Esprinet/V-Valley
  • Miglior distributore per la formazione al canale Esprinet/V-Valley
  • Cash&Carry dell’anno Esprivillage Bergamo
  • Miglior e-commerce B2B Esprinet/V-Valley
  • Miglior distributore per l’hybrid working Esprinet/V-Valley
  • Miglior distributore storage Esprinet/V-Valley
  • Miglior distributore printing Esprinet/V-Valley
  • Miglior distributore data center Esprinet/V-Valley
  • Miglior distributore per iniziative di sostenibilità Esprinet/V-Valley
  • Miglior account e/o Sales Manager (distributore): Monica Trabattoni
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vota ora

Contribuiamo tutti alle votazioni finali!!

1.  Votiamo! a questo link SITO ITALIAN CHANNEL AWARDS

2. Ricordiamolo anche ai nostri clienti e ai nostri vendor. Il loro contributo sarà prezioso!

Grazie per contribuire alle votazioni e per averci permesso di entrare tra i finalisti!

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Ottobre 12, 2023 by Federica Motta

Il premio dedicato agli operatori del canale ICT italiano!

Grazie al tuo voto nel 2022 abbiamo vinto nelle seguenti categorie:

  • Miglior distributore Networking Esprinet e V-Valley
  • Miglior account e/o sales manager (distributore) Cristina Busnelli
  • Miglior e-commerce B2B (Esprinet)
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vota ora

Oggi abbiamo ancora bisogno di te!

Aiutaci a confermare i premi vinti nel 2022 e a vincere anche nelle altre categorie:

Logo_ICA_2023

Area Top 10:

  • Miglior account e/o sales manager
  • Miglior marketing manager

 

Area Distributori

  • Miglior distributore per soluzioni di videosorveglianza
  • Miglior distributore per logistica
  • Miglior team di supporto al canale
  • Miglior distributore per la formazione al canale Cash&carry dell’anno
  • Miglior e-commerce per il canale
  • Miglior distributore per soluzioni/prodotti indirizzate alla DAD
  • Miglior distributore per soluzioni/prodotti per lo smart working
  • Miglior distributore software
  • Miglior distributore storage
  • Miglior distributore networking
  • Miglior distributore per le soluzioni di cybersecurity
  • Miglior distributore per il cloud
  • Miglior distributore per il printing
  • Miglior distributore server

Come votare?

Indicando Esprinet o V-Valley e l’eventuale nome del Manager di riferimento, e il tuo Esprivillage (Cash&Carry) preferito.

vota ora

Candidature aperte fino al 25 ottobre!

Grazie per la tua fiducia!
Esprinet e V-Valley Team

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Maggio 16, 2023 by Elena Cabiati

Sappiamo che i video sono uno strumento molto efficace per raggiungere il pubblico desiderato e per sensibilizzarlo su un argomento specifico. I video inoltre possono essere utilizzati per trasmettere un messaggio con un forte impatto, rispetto a un testo scritto.

Ed è stato un po’ questo motivo che ci ha portati, insieme a Microsoft, a creare una serie di video pillole che fanno parte del progetto “Microsoft Genuine”.

img_articolo1

Qual è stato lo scopo di creare queste video pillole?

I video ci hanno permesso di sensibilizzare gli utenti finali sui pericoli dell'utilizzo di software non autorizzati e sui benefici dell'acquisto di prodotti originali (come, per esempio, quelli di Microsoft) da rivenditori fidati.

Ecco, quindi, che si delineano le due differenti audience a cui sono rivolti i messaggi trasmessi dai video: i rivenditori di tecnologie e coloro che le utilizzano (utenti finali).

Qual è stato il messaggio che volevamo trasmettere con Microsoft?

Acquistare o vendere software non originali può sembrare una soluzione economica al momento, ma a lungo termine può rivelarsi una scelta costosa e rischiosa.

È importante essere consapevoli dei pericoli associati all'utilizzo di software non autorizzati e fare affidamento solo su distributori e rivenditori autorizzati per garantire una maggiore sicurezza al nostro lavoro o anche nella quotidianità.

img_articolo2_mobile

È chiaro quindi perché è stato essenziale sviluppare brevi video pillole per passare differenti messaggi, tra cui questi macro #topic:

  • Problemi di sicurezza
  • Blocco improvviso senza possibilità di ripristino
  • Sanzioni
  • I rischi del software di seconda mano
  • La product key di Office non è la licenza di utilizzo
  • Problemi di sicurezza
  • Blocco improvviso senza possibilità di ripristino
  • Sanzioni
  • I rischi del software di seconda mano
  • La product key di Office non è la licenza di utilizzo

Nel settore in cui operiamo, il b2b, questo progetto è un interessante case-study, ma soprattutto ci ha permesso di aumentare l’engagement rispetto all’organizzazione, senza dimenticare che per essere rilevante, la narrazione deve rispondere alle esigenze e alle preoccupazioni del potenziale cliente e con l’aiuto di Microsoft questo è stato possibile.

Per chi si fosse perso la miniserie

GUARDA I VIDEO
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Febbraio 22, 2023 by Federica Motta

Il malware più diffuso per le PMI

Il malware che cripta o esfiltra i dati delle aziende, a fronte di un riscatto per la loro restituzione, è sempre più diffuso e colpisce soprattutto le PMI.

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un’accelerazione della trasformazione digitale (la pandemia ha imposto ritmi molto più veloci di quelli previsti prima del 2020). Una delle conseguenze è stata una maggiore vulnerabilità dei sistemi e, inevitabilmente, un aumento degli attacchi informatici. I numeri sono evidenti.

 

L’ultimo rapporto del Clusit rileva come nel 2021 in Italia sia cresciuta la diffusione di malware e botnet, con un aumento del 58% dei server compromessi rispetto all’anno precedente. Un altro studio, targato Vectra ha evidenziato come il 64% dei responsabili IT in Italia ritenga possibile o probabile che la propria organizzazione abbia subito violazioni senza però che queste siano state rilevate. Inoltre, il 62% ha ammesso di aver subito un incidente significativo, mentre il 40% ha dichiarato di non riuscire a rilevare le minacce informatiche più aggiornate.

 

In questo scenario, a far la parte del leone è il ransomware. Un terzo studio - Gang Ransomware Q2, elaborato da Swascan – riporta una crescita delle imprese vittime di quello specifico malware: nel secondo trimestre dell’anno in corso (aprile-giugno) sono stati 707 gli obiettivi attaccati in 62 Paesi nel mondo, con l’Italia al quarto posto tra i più colpiti. In termini percentuali, si tratta del 37% in più sullo stesso periodo del 2021 e del 30% in più sul trimestre precedente. Ma soprattutto, colpisce un dato: il 72% delle aziende vittime di esfiltrazioni di dati e di conseguenti richieste di riscatto sono PMI, e fatturano meno di 250 milioni di dollari all’anno.

La poca attenzione sulle PMI

I numeri ci dicono quindi che la gran parte delle vittime sono le aziende medio piccole. Eppure, a fare notizia sono principalmente gli attacchi condotti contro le grandi società, che peraltro sono i soggetti dotati della forza economica necessaria per implementare soluzioni strutturate di difesa informatica. La maggior vulnerabilità delle PMI risale alla loro minore disponibilità sul piano delle risorse economiche e finanziarie, che le rende ancora più appetibili ai cyber criminali per la facilità di accesso ai dati dei fornitori. La loro posizione è infatti strategica all’interno della supply chain, anch’essa sempre più colpita da violazioni tentate o riuscite.

ransomware_IMG1

Un altro terreno di sfida: il Cloud

All’interno delle aziende esiste un elemento di forte dialettica:  quella tra la comprensibile esigenza dei board di diventare sempre più agili grazie all’adozione del cloud e il compito dei team di sicurezza, cioè migliorare la tenuta di questi ambienti. A vincere è soprattutto la prima di queste esigenze, che si traduce nel lancio rapido di nuovi servizi; spesso, però, il loro livello di sicurezza non è adeguato, proprio per la velocità con i quali vengono elaborati e rilasciati.

 

In passato le attività dei dipendenti transitavano sulle reti on-premise, alle quali hanno guardato con estrema attenzione i professionisti chiamati a occuparsi della sicurezza aziendale. Ora il traffico è prevalentemente concentrato sulle applicazioni web-based, cosa che mette sotto la lente di ingrandimento i log delle piattaforme cloud più utilizzate (AWS, giusto per fare un esempio). Inoltre, come anticipato all’inizio dell’articolo, la pandemia ha accelerato il processo di trasformazione digitale spingendo le aziende ad adottare configurazioni multi-cloud o ibride, proprio sull’onda di una necessità impellente. Molti servizi sono quindi sono stati implementati rapidamente, senza una ponderata analisi dell’impatto sull’infrastruttura o sulla sicurezza.

Questo passaggio ha aperto un impressionante numero di varchi attraverso i quali il crimine informatico passa e trova punti di accesso alle reti aziendali. Una volta all’interno, i criminali possono sfruttare sulla crittografia offerta dalle piattaforme cloud, che consente loro di crittografare i dati in modo molto più rapido di un tempo, quando l’assetto on-premise era il più diffuso. Allora, infatti, era necessario connettersi a un server, estrarre tutti i dati attraverso la rete, crittografarli, riscriverli sul server, e infine cancellare la copia originale.

 

L’agilità del cloud è dunque un valore per le aziende, ma richiede  sempre più risorse e attenzione sul fronte sicurezza. L’approccio di chi prende le decisioni è chiamato a una mutazione: considerare gli investimenti in cybersecurity non più come un costo ma come un investimento per lo sviluppo del business.

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