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Esprinet / Pagina 6

Maggio 16, 2023 by Elena Cabiati

Sappiamo che i video sono uno strumento molto efficace per raggiungere il pubblico desiderato e per sensibilizzarlo su un argomento specifico. I video inoltre possono essere utilizzati per trasmettere un messaggio con un forte impatto, rispetto a un testo scritto.

Ed è stato un po’ questo motivo che ci ha portati, insieme a Microsoft, a creare una serie di video pillole che fanno parte del progetto “Microsoft Genuine”.

img_articolo1

Qual è stato lo scopo di creare queste video pillole?

I video ci hanno permesso di sensibilizzare gli utenti finali sui pericoli dell'utilizzo di software non autorizzati e sui benefici dell'acquisto di prodotti originali (come, per esempio, quelli di Microsoft) da rivenditori fidati.

Ecco, quindi, che si delineano le due differenti audience a cui sono rivolti i messaggi trasmessi dai video: i rivenditori di tecnologie e coloro che le utilizzano (utenti finali).

Qual è stato il messaggio che volevamo trasmettere con Microsoft?

Acquistare o vendere software non originali può sembrare una soluzione economica al momento, ma a lungo termine può rivelarsi una scelta costosa e rischiosa.

È importante essere consapevoli dei pericoli associati all'utilizzo di software non autorizzati e fare affidamento solo su distributori e rivenditori autorizzati per garantire una maggiore sicurezza al nostro lavoro o anche nella quotidianità.

img_articolo2_mobile

È chiaro quindi perché è stato essenziale sviluppare brevi video pillole per passare differenti messaggi, tra cui questi macro #topic:

  • Problemi di sicurezza
  • Blocco improvviso senza possibilità di ripristino
  • Sanzioni
  • I rischi del software di seconda mano
  • La product key di Office non è la licenza di utilizzo
  • Problemi di sicurezza
  • Blocco improvviso senza possibilità di ripristino
  • Sanzioni
  • I rischi del software di seconda mano
  • La product key di Office non è la licenza di utilizzo

Nel settore in cui operiamo, il b2b, questo progetto è un interessante case-study, ma soprattutto ci ha permesso di aumentare l’engagement rispetto all’organizzazione, senza dimenticare che per essere rilevante, la narrazione deve rispondere alle esigenze e alle preoccupazioni del potenziale cliente e con l’aiuto di Microsoft questo è stato possibile.

Per chi si fosse perso la miniserie

GUARDA I VIDEO
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Aprile 18, 2023 by Elena Cabiati

Comprendere il CTR è fondamentale per valutare l'efficacia di una strategia di Digital Marketing.

Il click-through rate (CTR) è un numero che rappresenta la percentuale di persone che visitano una pagina web dopo aver visto un annuncio pubblicitario o, per esempio, dopo aver cercato qualcosa su Google.

Art_CTR_img1

Quindi potremmo definire il CTR come la capacità di attirare l'attenzione dei visitatori e della possibilità di generare conversioni.

Art_CTR_img2

Il CTR è di vitale importanza per determinare il successo di qualsiasi strategia di marketing digitale.

Per questo è importante monitorare l’andamento di questo KPI e costruire, nel tempo, dei benchmark di riferimento (secondo gli obiettivi specifici di una strategia digitale) per capirne la tendenza o per intervenire in caso di risultati non troppo positivi!

Curiosi di capire come facciamo a monitorare questo parametro?

Te lo spieghiamo nei prossimi articoli!

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Febbraio 22, 2023 by Federica Motta

Il malware più diffuso per le PMI

Il malware che cripta o esfiltra i dati delle aziende, a fronte di un riscatto per la loro restituzione, è sempre più diffuso e colpisce soprattutto le PMI.

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un’accelerazione della trasformazione digitale (la pandemia ha imposto ritmi molto più veloci di quelli previsti prima del 2020). Una delle conseguenze è stata una maggiore vulnerabilità dei sistemi e, inevitabilmente, un aumento degli attacchi informatici. I numeri sono evidenti.

 

L’ultimo rapporto del Clusit rileva come nel 2021 in Italia sia cresciuta la diffusione di malware e botnet, con un aumento del 58% dei server compromessi rispetto all’anno precedente. Un altro studio, targato Vectra ha evidenziato come il 64% dei responsabili IT in Italia ritenga possibile o probabile che la propria organizzazione abbia subito violazioni senza però che queste siano state rilevate. Inoltre, il 62% ha ammesso di aver subito un incidente significativo, mentre il 40% ha dichiarato di non riuscire a rilevare le minacce informatiche più aggiornate.

 

In questo scenario, a far la parte del leone è il ransomware. Un terzo studio - Gang Ransomware Q2, elaborato da Swascan – riporta una crescita delle imprese vittime di quello specifico malware: nel secondo trimestre dell’anno in corso (aprile-giugno) sono stati 707 gli obiettivi attaccati in 62 Paesi nel mondo, con l’Italia al quarto posto tra i più colpiti. In termini percentuali, si tratta del 37% in più sullo stesso periodo del 2021 e del 30% in più sul trimestre precedente. Ma soprattutto, colpisce un dato: il 72% delle aziende vittime di esfiltrazioni di dati e di conseguenti richieste di riscatto sono PMI, e fatturano meno di 250 milioni di dollari all’anno.

La poca attenzione sulle PMI

I numeri ci dicono quindi che la gran parte delle vittime sono le aziende medio piccole. Eppure, a fare notizia sono principalmente gli attacchi condotti contro le grandi società, che peraltro sono i soggetti dotati della forza economica necessaria per implementare soluzioni strutturate di difesa informatica. La maggior vulnerabilità delle PMI risale alla loro minore disponibilità sul piano delle risorse economiche e finanziarie, che le rende ancora più appetibili ai cyber criminali per la facilità di accesso ai dati dei fornitori. La loro posizione è infatti strategica all’interno della supply chain, anch’essa sempre più colpita da violazioni tentate o riuscite.

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Un altro terreno di sfida: il Cloud

All’interno delle aziende esiste un elemento di forte dialettica:  quella tra la comprensibile esigenza dei board di diventare sempre più agili grazie all’adozione del cloud e il compito dei team di sicurezza, cioè migliorare la tenuta di questi ambienti. A vincere è soprattutto la prima di queste esigenze, che si traduce nel lancio rapido di nuovi servizi; spesso, però, il loro livello di sicurezza non è adeguato, proprio per la velocità con i quali vengono elaborati e rilasciati.

 

In passato le attività dei dipendenti transitavano sulle reti on-premise, alle quali hanno guardato con estrema attenzione i professionisti chiamati a occuparsi della sicurezza aziendale. Ora il traffico è prevalentemente concentrato sulle applicazioni web-based, cosa che mette sotto la lente di ingrandimento i log delle piattaforme cloud più utilizzate (AWS, giusto per fare un esempio). Inoltre, come anticipato all’inizio dell’articolo, la pandemia ha accelerato il processo di trasformazione digitale spingendo le aziende ad adottare configurazioni multi-cloud o ibride, proprio sull’onda di una necessità impellente. Molti servizi sono quindi sono stati implementati rapidamente, senza una ponderata analisi dell’impatto sull’infrastruttura o sulla sicurezza.

Questo passaggio ha aperto un impressionante numero di varchi attraverso i quali il crimine informatico passa e trova punti di accesso alle reti aziendali. Una volta all’interno, i criminali possono sfruttare sulla crittografia offerta dalle piattaforme cloud, che consente loro di crittografare i dati in modo molto più rapido di un tempo, quando l’assetto on-premise era il più diffuso. Allora, infatti, era necessario connettersi a un server, estrarre tutti i dati attraverso la rete, crittografarli, riscriverli sul server, e infine cancellare la copia originale.

 

L’agilità del cloud è dunque un valore per le aziende, ma richiede  sempre più risorse e attenzione sul fronte sicurezza. L’approccio di chi prende le decisioni è chiamato a una mutazione: considerare gli investimenti in cybersecurity non più come un costo ma come un investimento per lo sviluppo del business.

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Febbraio 9, 2023 by Federica Motta

Un driver decisivo per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale: il caso Azure

Parlare di sviluppo sostenibile nel 2023 significa soprattutto parlare di cambiamento climatico, la sfida principale che impegna la comunità globale. I mutamenti, dovuti al riscaldamento dell’atmosfera terrestre, impattano con una forza spesso incontenibile sulla quotidianità di ogni abitante del pianeta: da un lato, nelle regioni meno sviluppate compromettono l’esistenza stessa di ampie parti della popolazione; da un altro lato, nelle aree più sviluppate espongono a rischi molto alti le infrastrutture fisiche determinano danni economici di gravissima portata.

I cicli delle precipitazioni e delle temperature, radicalmente modificati, cambiano la vita degli ecosistemi – boschi, superfici agricole, regioni montane, oceani – con effetti travolgenti su piante, animali e persone. Un dato fotografa il quadro globale meglio di tutti gli altri: tra il 1990 e il 2012 le emissioni di anidride carbonica (CO2) sulla Terra sono aumentate di oltre il 50 per cento.

L’azione della comunità internazionale per arginare il cambiamento climatico è espressa dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU e costituito da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (i Sustainable Development Goals, SDGs), a loro volta articolati su 169 traguardi concreti. L’obiettivo 13 è dedicato alla lotta ai cambiamenti climatici. Già dal suo punto numero 1, l’obiettivo traccia la strada da seguire: «Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali».

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Il ruolo della tecnologia

Per muoversi sulla strada tracciata dall’obiettivo 13.1 occorrono i mezzi giusti. La tecnologia primeggia tra questi, e non potrebbe essere diversamente. Viviamo nel pieno della cosiddetta Quarta Rivoluzione Industriale, della quale è protagonista uno sviluppo tecnologico che sta modificando ogni aspetto della nostra vita (per qualcuno l’impatto è lo stesso della scoperta dell’elettricità). Tra i motori principali di questa rivoluzione ci sono il cloud computing e le tecnologie che ne sostengono lo sviluppo, che rendono possibile per le aziende, le istituzioni e le singole persone accedere a una capacità computazionale pressoché illimitata, con una prospettiva evolutiva impensabile fino a pochi anni fa, soprattutto in settori come la salute, l’agricoltura e il retail.

Ma come recita una delle principali leggi dell’economia, «nessun pasto è gratis». Al pari di altri aspetti dello sviluppo tecnologico, la diffusione del cloud e la crescita delle sue possibilità sollevano il tema del loro impatto ambientale, soprattutto sul fronte del consumo di energia. Nei soli Stati Uniti, per esempio, i data center consumano ogni anno circa 73 miliardi di kilowatt-ore di energia elettrica, che corrisponde più o meno al 2 percento del consumo globale di quel Paese. Numero che sarebbe decisamente più alto se non fosse per l’efficienza garantita dai più evoluti data center. Tuttavia, l’Agenda 2030 e l’impegno degli Stati a ridurre drasticamente le emissioni di CO2 pongono anche lo sviluppo del cloud sotto la lente di ingrandimento dei regolatori.

L’impegno delle aziende contro la carbon footprint

Come è ormai noto a molti, la carbon footprint è il termine inglese con cui si indica il parametro utilizzato per stimare le emissioni di gas serra emesse da praticamente qualsiasi cosa, dagli individui alle grandi aziende. Tra queste, i player tecnologici sono tra i più impegnati nel rendere più leggera e sostenibile quell’impronta, offrendo ai propri clienti soluzioni efficienti nella riduzione dell’impatto ambientale.

Il cloud si dimostra decisamente competitivo rispetto ad assetti basati su implementazioni on-premise. Studi condotti da Microsoft sullo sviluppo delle soluzioni Azure (sia sul fronte del computing sia su quello dello storage), Exchange e Sharepoints hanno portato a risultati più che positivi. L’analisi è stata condotta lungo l’intero ciclo di vita del prodotto (estrazione dei materiali e assemblaggio, trasporto, utilizzo, dismissione) e ha permesso di verificare che il passaggio dal tradizionale data center collocato in azienda al cloud comporta un miglioramento dell’efficienza energetica in tassi che variano tra il 22 e il 93 percento (a seconda del servizio offerto e di come è distribuito). Il risparmio si rivela maggiore laddove è la piccola impresa a effettuare la transizione al cloud, agevolata dalla maggior efficienza che si ottiene su tre livelli: operazioni, equipaggiamento IT, infrastruttura del data center. Se poi si tiene conto degli acquisti di elettricità a zero emissioni effettuati da Microsoft, il miglioramento complessivo arriva a sfiorare il 98 percento (specificamente per i servizi Exchange Online e Azure Compute).

cloud_IMG1

La prova sul campo

L’efficienza del cloud sul piano della sostenibilità ambientale è nota già da tempo. Sempre Microsoft, nel 2016, ha effettuato un caso di studio su un’azienda del settore abbigliamento mettendo a confronto l’utilizzo delle macchine virtuali Azure con le alternative on premise e la carbon footprint che ne è derivata. Il risultato è evidente: il cloud ha ridotto l’impronta del 70 percento.

Questo accadeva otto anni fa. La strada verso la sostenibilità ambientale e il raggiungimento degli obiettivi fissati a livello globale è quindi nota e non ha bisogno di ulteriori specificazioni. Il passaggio decisivo, tra gli altri, resta quello di diffondere il più possibile una tecnologia vincente qual è quella su cui si basano i servizi cloud, e di rinforzare la consapevolezza di tutti gli attori (singoli e collettivi) sui benefici che vi sono correlati.

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Filed Under: Advanced Solutions Tagged With: Approfondimenti

Febbraio 7, 2023 by Elena Cabiati

Social Engagement in azienda: ti raccontiamo come abbiamo raggiunto questo obiettivo nel 2022.

Prima di raccontarti il progetto partiamo da una definizione: il termine engagement significa «coinvolgimento».

Quando si parla di social engagement, infatti, si parla del grado di coinvolgimento persone, su un argomento/brand/azienda nella rete sociale!

social_engagement

Ed è questo che è stato il punto di partenza: riuscire a consolidare in un primo momento una cultura social e in un secondo momento rendere le persone consapevoli degli obiettivi, della mission e dei valori che il Gruppo vuole trasmettere sui social network.

In questo ultimo anno infatti, frutto proprio di questo studio, sono nate e cresciute da zero numerose nuove pagine e canali.

Ne sono un esempio queste:

Canale social
per HR

CLICCA QUI

Canale social
per Esprinet

CLICCA QUI

Canale social
per Esprivillage

CLICCA QUI

Per far crescere queste pagine, in modo anche organico, è stato strutturato un progetto di Social Engagement, per rendere consapevoli tutti i dipendenti dell’esistenza di questi canali e come diventare promotori/ambassador delle stesse.

Pensa a quanto un contenuto o una pagina può crescere se solo tutti nel nostro piccolo ne condividessimo i contenuti!

Ed è stato proprio questo il messaggio che il Team Digital ha trasmesso durante le oltre 50 ore di formazione a tutta la popolazione aziendale presente in Italia e in Spagna.

Foto1

Per rendere ancora più impattante questo messaggio abbiamo realizzato delle cornici social per permettere a tutti di farsi delle foto e stimolare la condivisione sui canali.

Per rendere ancora più impattante questo messaggio abbiamo realizzato delle cornici social per permettere a tutti di farsi delle foto e stimolare la condivisione sui canali.

Queste foto sono un esempio di come i dipendenti del Gruppo hanno accolto l’engagement!

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Possiamo dire che questo progetto sarà sempre in continuo sviluppo e aggiornamento, poiché sono le stesse piattaforme social a dettare i tempi e i cambiamenti!

L’obiettivo sarà comunque sempre quello di consolidare una vera community aziendale.

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Filed Under: Varie Tagged With: Tips

Gennaio 24, 2023 by Federica Motta

Incentivi.gov.it è lo strumento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per facilitare la ricerca degli incentivi da parte dei cittadini e delle imprese sia per nuove attività sia per consolidare quelle già attive.

Vai a incentivi.gov

Guarda il video per avere maggiori informazioni.

Filed Under: Blog, Incentivi governativi Tagged With: Tips

Gennaio 18, 2023 by Margherita Tagliabue

Accresci la sicurezza del tuo business

Nell’ottica di garantire la massima sicurezza nella quotidianità del business dei nostri clienti, noi di Esprinet mettiamo a loro disposizione strumenti per il controllo e la verifica delle operazioni svolte all’interno del b2b dai loro utenti web.
Attraverso “il controllo accessi” e la funzionalità di “autenticazione a più fattori” è possibile riconoscere e bloccare tempestivamente eventuali tentativi di utilizzo improprio dell’account Esprinet e garantire ai nostri clienti un alto livello di protezione.

Cos’è l’autenticazione a più fattori?

L'autenticazione a più fattori o MFA, è un processo di sicurezza che richiede due o più fattori di verifica per provare l'identità di un utente. Solo in seguito alla validazione dell’identità, l’utente potrà finalizzare determinate operazioni dispositive (inserimento e modifica ordini, gestione degli utenti...) o amministrative, permettendo così di aumentare il grado di sicurezza di queste operazioni.

Se attivata, l’autenticazione verrà richiesta ogni volta che l’utente opererà sull’area ordini e sulla gestione degli utenti.

mfa-illustrazione

Perché usarla?

Perché, ad oggi, la MFA è l’unico strumento che permette di proteggersi da un eventuale furto delle credenziali di accesso al sito b2b.

Il suo impiego, infatti, permetterà di proteggere le operazioni nel B2B di Esprinet garantendo l’identità digitale degli utenti all’interno dei nostri sistemi.

 

Chi può usufruire dell’MFA?

L’autenticazione a più fattori sarà disponibile per tutti i contatti web che hanno permessi di gestione ordini sul nostro B2B.

Controllo ultimi accessi

È stata introdotta la possibilità di controllare tutti gli accessi effettuati con il proprio utente Esprinet da qualsiasi device (pc, notebook, smartphone, etc etc) e, nel momento in cui venissero registrati accessi anomali, sarà possibile provvedere tempestivamente ad un cambio di password.

In particolare, sarà possibile consultare data e ora dei singoli accessi, oltre all’indirizzo IP e al tipo di device utilizzati per accedere.

screen-controllo-accessi

Vuoi attivarlo?

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Non esitare a contattare il tuo commerciale

Filed Under: Blog, Istituzionale Tagged With: Funzionalità

Dicembre 29, 2022 by Federica Motta

La tua sicurezza di rete basata sul cloud

L’integrazione di Silver Peak all’interno di HPE Aruba è finalizzata a sviluppare sistemi che rendano il lavoro più fluido, rapido e semplice. La tecnologia fornita punta alla sicurezza, con soluzioni personalizzate e sistemi basati sull’intelligenza artificiale.

Viviamo in un mondo in continua trasformazione, che mira alla digitalizzazione, ma in sicurezza; infrastrutture e rete devono diventare luoghi semplici da controllare e da gestire. La complessità va ridotta all’essenziale per rendere più efficiente l’utilizzo delle nuove tecnologie.

A tal proposito HPE ARUBA vuole porre l’accento su una moderna architettura di sicurezza informatica, la SASE , convergenza di networking e sicurezza.
Il SASE risponde all'esigenza di migliori prestazioni delle applicazioni e di una sicurezza della rete maggiore derivanti dall'incremento del numero di utenti da remoto e dalla sempre più accentuata migrazione delle applicazioni aziendali verso il cloud.

SVP_IMG1

Perché prendere in considerazione la SASE?

1) Protegge il lavoro da qualsiasi luogo: le funzionalità SD-WAN avanzate integrate con i servizi di sicurezza forniti nel cloud garantiscono l’applicazione coerente delle policy e il controllo degli accessi per utenti, dispositivi, applicazioni e IoT;
2) Aiuta le organizzazioni cloud-first a modernizzare la loro rete: le organizzazioni cloud-first devono trasformare le proprie architetture WAN e di sicurezza;
3) Aumento dell’efficienza IT e riduzione dei costi complessivi per WAN e sicurezza: adottando un miglior approccio SASE, le organizzazioni possono migliorare l’efficienza e ridurre i rischi.

Cosa aspetti? Adotta anche tu un sistema SASE

Press-Kit-V-Valley_Logo
logo_landing_SVP

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Dicembre 20, 2022 by Margherita Tagliabue

Noleggio operativo: come funziona e perché conviene

Nel business moderno la parola d’ordine spesso è la stessa: contenere i costi.

 

In uno scenario di profonda crisi economica, anche a livello internazionale, diventa difficile sostenere le spese necessarie per provare a incrementare il proprio business.

 

Idee e capacità imprenditoriali spesso si scontrano infatti con costi di gestione e di attrezzature informatiche che, soprattutto per le piccole aziende, sono davvero molto difficili da sostenere.

 

Negli ultimi anni proprio per venire incontro a questa esigenza si è sviluppata la cosiddetta locazione operativa, o noleggio operativo, che consente alle aziende di aver accesso a determinate infrastrutture e tecnologie possedute da altri, pagandone solo l’utilizzo, a costi molto ridotti rispetto all’acquisto in blocco delle suddette tecnologie.

 

Si tratta di un sostanziale cambio nel modo di vendere la tecnologia.

 

Andiamo ora a vedere come si declinano i vari aspetti del noleggio operativo.

Che cos’è la locazione operativa di beni strumentali

La locazione operativa, chiamata anche noleggio operativo o leasing operativo o renting di beni strumentali, consiste nell’affitto di un bene o un servizio che rimane comunque di proprietà della società noleggiatrice, ma di cui l’acquirente può usufruire in tempi e modalità stabiliti da un contratto.

immagine-contratto

Non è possibile alla fine riscattare la proprietà del bene, ma attraverso adeguamenti contrattuali se ne possono modificare alcune condizioni, quali la qualità del servizio o anche l’aggiornamento della tecnologia utilizzata.

 

Molto diverse tra di loro possono essere anche le modalità di pagamento, che possono variare a seconda delle esigenze dell’utilizzatore pianificando il budget desiderato per la spesa.

 

In tutto il business che ruota attorno all’utilizzo di sistemi informatici, questa modalità ha preso particolarmente piede negli ultimi anni, risultando parecchio conveniente per le aziende, che pagano effettivamente secondo le proprie necessità di utilizzo e risparmiano alti costi di infrastrutture fisiche.

 

Non solo, il risparmio si ottiene anche sui costi di installazione e poi di manutenzione della tecnologia, che prevedono chiaramente la formazione di risorse dedicate.

Il noleggio operativo di beni strumentali porta indubbi vantaggi anche a livello fiscale. Non ci sono, infatti, nemmeno aumenti di capitale che portano al pagamento di Irap e Ires. I canoni pagati per la locazione operativa di beni strumentali sono dedotti per cassa e non per competenza, e possono essere detratti ai fini Ires senza alcuna limitazione di durata minima.

Quali sono le tecnologie valide per il noleggio operativo

La locazione operativa di beni strumentali trova la sua applicazione migliore e più naturale nel mondo dell’informatica e delle telecomunicazioni, settori dove l’acquisto dell’infrastruttura fisica, a livello di hardware e sistemi, può essere davvero dispendiosa soprattutto per una piccola o media azienda.

 

Esistono quindi servizi di noleggio operativo che riguardano PC, notebook o device quali stampanti, monitor, fotocopiatrici, scanner.

 

Andando più sull’infrastruttura tecnologica il noleggio operativo si può ottenere anche per server, dispositivi di networking o apparati di rete.

 

Non solo hardware comunque, il leasing operativo si può applicare anche a determinati software, e nel servizio spesso sono compresi anche la formazione e l’assistenza, per poter usufruire al meglio del prodotto.

 

Infine i consumabili, come i toner, per cui esistono contratti che oltre alla fornitura della merce si preoccupano anche del loro smaltimento, basandosi su proiezioni del reale utilizzo del bene da parte dell’azienda.

I vantaggi del leasing operativo per gli end users

Per gli utenti finali una soluzione di noleggio operativo è assolutamente conveniente.

 

Si può disporre infatti di apparecchiature IT sempre aggiornate e performanti, spesso a costi inferiori rispetto all’acquisto, cui andrebbero sommati i costi per la formazione e quelli di manutenzione per la tecnologia utilizzata.

 

Non solo: una locazione operativa permette agli end users di avere anche una vasta scelta di prodotti e servizi tra i migliori fornitori del mercato.

 

Il cliente finale può usufruire di una grande flessibilità, trovando la soluzione giusta per le proprie esigenze di business in base al budget che ha a disposizione.

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Un altro indubbio vantaggio di questo tipo di scelta è rappresentato dal non avere, in caso di termine del contratto, costi di smaltimento di tecnologia di alcun tipo. In caso invece di noleggio di un servizio software, e di conseguente utilizzo di dati sensibili, con un leasing operativo si paga anche la cancellazione di questi dati in linea con la normativa GDPR.

 

L’assistenza sui dispositivi o i servizi noleggiati è sempre garantita, così come scegliere di essere coperti in caso di danno o furto dei device.

 

Per gli utenti finali la modalità contrattuale è molto semplice: si accordano con il rivenditore sulle condizioni generali delle proprie necessità e poi proseguono nell’ordinare semplicemente i prodotti di cui si ha bisogno, potendo quindi contare su tecnologie sempre aggiornate.

I vantaggi del leasing operativo per i rivenditori

Il leasing operativo è una modalità molto vantaggiosa anche per i rivenditori di tecnologia.

 

Affidandosi a un fornitore di valore il rivenditore può accedere a una lunga serie di servizi che gli permettono di rispondere meglio alle esigenze dei propri clienti.

 

Questi ultimi quindi potranno sottoscrivere con un unico contratto ogni tipo di fornitura di bene o servizio.

 

Tanti sono i servizi di noleggio operativo disponibili, soprattutto a livello finanziario, come una locazione operativa full pay out, locazione operativa con rinnovo tecnologico, leasing finanziario, finanziamenti end user, finanziamenti di stock, cessione di credito, sub-noleggio, gestione della pubblica amministrazione.

 

Il rivenditore potrà avere a disposizione dal fornitore un team dedicato che gli fornisce consulenza sulla scelta della soluzione migliore per la sua clientela, oltre che una gestione burocratica molto più snella nell’accedere ai prodotti e servizi offerti, ma anche nel gestire i contratti stipulati con i propri clienti.

L’offerta di Esprinet e il servizio EspriRent

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Esprinet offre ai propri rivenditori un servizio innovativo ed efficiente di leasing tecnologico attraverso la propria piattaforma EspriRent.

 

Con EspriRent il rivenditore può trovare la soluzione più adatta per i propri clienti, sia in termini di prodotti e soluzioni disponibili sia di tipologia di prodotto finanziario, con il miglior canone dedicato.

 

Sulla piattaforma EspriRent di Esprinet la burocrazia non è più un problema. Si potranno gestire tutti i contratti finanziati in modo semplice, con un team di assistenza dedicato sempre disponibile.

 

Si tratta di un metodo innovativo per vendere tecnologia, che garantisce flessibilità per adattarsi alle esigenze dei clienti finali.

 

Per il rivenditore significa avere accesso a un catalogo ampissimo di tecnologie sempre aggiornate dei migliori fornitori internazionaliì: la migliore tecnologia delle migliori marche, con un unico contratto che garantisce un servizio completo, anche in termini di assistenza e installazione.

Una scelta economica e performante per le aziende

I vantaggi di affidarsi a una piattaforma come EspriRent per il noleggio operativo di beni strumentali è quindi davvero notevole.

 

Esprinet fornisce ai propri rivenditori un modello di servizio di locazione operativa che semplifica notevolmente l’adozione di hardware e software sempre aggiornati e performanti per i loro clienti, riducendo notevolmente i costi sia per i rivenditori sia per i clienti finali.

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Dicembre 15, 2022 by Margherita Tagliabue

Cash and Carry: come funziona e come scegliere il fornitore migliore

In un panorama commerciale dove la domanda è sempre più specifica e di conseguenza anche l’offerta a disposizione, per un venditore di prodotti al dettaglio può essere complicato orientarsi e gestire diversi fornitori di beni, ognuno con le proprie modalità e tempistiche, ed essere così pronto a soddisfare in ogni momento le esigenze della propria clientela.

 

L’approvvigionamento rapido e puntuale dei prodotti da destinare alla propria clientela diventa quindi fondamentale. Questo ha favorito lo sviluppo di formule commerciali come il Cash and Carry, che permette al rivenditore di raggiungere venditori all’ingrosso che possano soddisfare al meglio le sue esigenze.

 

In questo articolo andremo a scoprire come funziona la formula Cash&Carry, e quanto sia importante scegliere il fornitore migliore di questo tipo di servizio.

Che cosa significa “cash and carry” e come funziona

Il Cash&Carry è una formula distributiva nata in America nel 1937, in pieno tempo di guerra e sotto la presidenza di Franklin Delano Roosevelt, come apertura del commercio di beni dagli Stati Uniti alle nazioni impegnate nel conflitto.

 

La formula sostanzialmente prevedeva che potessero essere venduti a paesi stranieri prodotti americani, ma che questi dovessero essere pagati negli States e da lì prelevati e portati altrove da navi non americane. Questa modalità si è poi affinata negli anni ed è diventata una modalità commerciale introdotta in Europa da Otto Beisheim negli anni 60.

 

Oggi il Cash and Carry è una formula di vendita di prodotti, rivolta a utenti professionali, che utilizzano il bene per la propria attività o per rivenderlo a utilizzatori finali. Si tratta di utenti business che per questo, a livello legale, devono essere in possesso di partita IVA.

 

La stessa traduzione di Cash and Carry spiega bene il concetto. Tipicamente funziona in questo modo: un professionista si reca in uno store Cash&Carry (che per legge in Italia deve avere una superficie di almeno 400 metri quadrati); nel magazzino del grossista, sceglie tutti i prodotti di cui necessita in un assortimento solitamente molto vasto, e spesso in modalità self service attingendo direttamente dagli scaffali; quindi paga la merce (cash) e se la porta via (carry).

 

Il grossista espone tutta la merce a disposizione e provvede semplicemente a riscuotere il pagamento, previo ovviamente l’accertamento che l’acquirente stia facendo un acquisto per finalità professionali, e quindi sia in possesso di partita IVA. Solitamente, peraltro, ogni cliente è già registrato presso il punto vendita da cui si rifornisce.

 

Di fatto, quindi, un punto vendita Cash&Carry è un grande supermercato per professionisti e rivenditori, e dalla grande distribuzione al dettaglio eredita anche alcune logiche, quali le offerte o particolari promozioni su determinati articoli.

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Perché scegliere il cash and carry

Sono diversi i motivi che spingono un rivenditore o un professionista all’approvvigionamento di merce tramite cash&carry.

 

Un fornitore tradizionale infatti ha le proprie regole e tempi di consegna, oltre a presentare tipicamente una gamma limitata di prodotti che devono rientrare in un contratto di fornitura stipulato a monte.

 

Nei Cash and Carry Store, invece, il professionista può disporre di una scelta molto più variegata di prodotti, anche di diversi fornitori, può decidere di acquistarla nelle quantità necessarie al momento, e soprattutto esce dallo store con già tutta la merce in proprio possesso, azzerando i tempi di consegna.

Perché scegliere Esprinet come cash and carry e come funziona Esprivillage

Se parliamo di Cash&Carry di qualità, allora meglio affidarsi a Esprinet e ai suoi Esprivillage.

 

Con 17 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale, gli Esprivillage sono il punto di riferimento ideale per ogni professionista.

 

Oltre a fornire un completo assortimento di moltissime categorie di prodotto, in questi cash&carry store vengono forniti molti altri servizi.

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È disponibile, innanzitutto, un’assistenza commerciale puntuale e qualificata. Gli store manager, infatti, possono fornire un’accurata consulenza tecnica e consigli sulla gestione del business del cliente, aiutandolo nella scelta dei prodotti e dei servizi migliori per le proprie esigenze.

 

Un Esprivillage è però anche un luogo di formazione e incontro, attraverso l’organizzazione di corsi ed eventi dedicati ai vendor.

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Con il servizio cash and carry di Esprinet i clienti possono ritirare direttamente la merce disponibile a stock oppure ordinarla online, ed entro massimo 48 ore la troveranno all’Esprivillage più vicino.

 

I clienti possono anche avvalersi di Espress By Esprivillage, il servizio di spedizione di prossimità che Esprinet garantisce su tutto il territorio nazionale. Con questo servizio, il rivenditore può scegliere se fare recapitare la merce acquistata al proprio magazzino o direttamente al proprio cliente finale, a un costo davvero competitivo sul mercato.

Inoltre, affidarsi a un Esprivillage per le proprie necessità di dispositivi per il business è anche conveniente.

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Esiste un programma fedeltà, l’Espriclub, che permette di accumulare punti a ogni fattura, da tramutare in sconti sull’acquisto successivo, oltre ad accedere a particolari offerte del mese. Questi sconti vengono assegnati automaticamente nel momento in cui un dealer si registra all’Esprivillage.

Un servizio completo e di qualità

Gli Esprivillage sono davvero il miglior Cash&Carry.

 

Alla grande competenza di un gruppo consolidato, anche a livello internazionale, come Esprinet si aggiunge una varietà di prodotti e servizi che facilitano davvero l’attività di ogni dealer.

 

Che si scelga il prodotto più adatto in presenza, potendolo letteralmente toccare con mano e con l’aiuto di personale qualificato prima di acquistarlo, o lo si ordini a distanza, la soluzione a ogni esigenza di business è garantita.

 

Considerando anche tutti i servizi supplementari di formazione e aggiornamento, diventare un cliente Esprivillage porta davvero vantaggi garantiti!

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Dicembre 14, 2022 by Federica Motta

POLY - HP

L’incremento del lavoro ibrido e da remoto ha generato un’importante richiesta di soluzioni per rendere possibile nuove modalità di collaborazione e creazione di valore nell’ambito lavorativo. Poly e HP, insieme, aprono nuove strade per la creazione di esperienze del lavoro ibrido del futuro. Ora sono un’unica azienda e insieme sono più forti in questo momento storico dove l’innovazione e la ricerca di un nuovo modo di lavorare è essenziale sia per i Partner che per i Clienti.

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I kit Poly Studio per Microsoft Teams Rooms offrono un'esperienza utente semplice e ottimale, con funzioni video e audio brillanti dalle piccole focus room fino alle grandi sale riunioni.

Le tecnologie di Poly A.I., come Poly DirectorAI, consentono di ottimizzare le tue riunioni. Come? Grazie alla tecnologia di inquadratura automatica della videocamera, assicura che tutti i partecipanti della riunione siano visti in modo chiaro e nitido.

Le tecnologie NoiseBlockAI e Acoustic Fence assicurano la riduzione dei rumori di fondo sia all'interno che all'esterno della stanza, in modo tale che la voce venga sempre percepita in modo cristallino durante il meeting.

POLY+ PER UN SUPPORTO COMPLETO DEI DISPOSITIVI

  • Aggiornamenti e upgrade del software
  • Servizio ricambi - Giorno lavorativo successivo
  • Accesso al Centro di assistenza online Poly
  • Supporto tecnico di escalation
  • Assistenza tecnica telefonica 24 x 7
  • Assistenza tecnica prioritaria
  • Supporto dell'Ecosistema Cloud Partner (ECPS)
  • Test di diagnosi della rete, notifiche via e-mail
  • Sconto sui servizi professionali
  • Caratteristiche premium di Poly Lens
  • Miglioramento delle chiamate di assistenza con diagnosi video dal vivo
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BENEFITS

  • Inquadratura precisa e professionale dei partecipanti grazie alla tecnologia Poly DirectorAI.
  • Impedite ai rumori di fondo e alle conversazioni secondarie di interrompere le vostre riunioni grazie alla tecnologia Poly NoiseBlockAI e Acoustic Fence.
  • Scelta di PC di produttori di fama mondiale come Lenovo e Dell.
  • Tutti i kit Poly Studio Microsoft Teams Room sono semplici da configurare e permettono di ottimizzare al meglio le tue riunioni
  • La sala conferenze può essere allestita secondo le vostre esigenze grazie al generoso cavo USB da 10 m (è disponibile un cavo USB da 25 m/50 m o un estensore USB di categoria 5e/6/7).

Scopri subito tutti i vantaggi che Esprinet ha in serbo per te!

clicca qui
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Dicembre 12, 2022 by Federica Motta

ITRack

V-Valley dispone di una vasta gamma di Armadi Server ITRack sempre pronti a magazzino e in diverse configurazioni.

Il marchio ITRack è parte di un progetto industriale che vanta oltre 40 anni di esperienza nella progettazione e nella produzione di carpenteria per i settori dell’elettronica, dell’elettrotecnica, delle telecomunicazioni con un focus particolare alle linee di prodotto per IT & ICT, arricchite, oltre che da Armadi Rack 19” ad alto contenuto tecnologico, anche da soluzioni che permettono di realizzare infrastrutture complete quali; Isole di contenimento, Sistemi di raffreddamento, Smart-PDU, Sensori Ambientali, Sistemi di spegnimento incendio, Sistemi di monitoraggio per il controllo accessi e della sensoristica e ogni altro accessorio necessario a realizzare infrastrutture di Data Center & Micro Data Center, per il cablaggio in ambienti di ufficio small e large Enterprise, sale CED, ambienti industriali e impianti di videosorveglianza.

ARM_IMG1

Perché le linee di prodotto offerte vanno bene per i nostri clienti :

La vasta gamma di prodotti dell’offerta ITRack si sposa perfettamente con le necessità del Target eterogeneo di clientela che si rivolge ad Esprinet.
Con i prodotti ITRack Esprinet è in grado di soddisfare a prezzi estremamente competitivi, sia le necessità di piccoli Armadi a parete o a pavimento per infrastrutture di rete in ambienti di ufficio small e medium, sia per grandi infrastrutture in ambienti Enterprise e per la realizzazione di Data Center.

Quali sono i vantaggi di acquistarli:

Acquistare un prodotto ITRack significa affidarsi ad un produttore italiano affidabile che pone la massima attenzione al design, alla qualità, all’innovazione tecnologica e al servizio ad un prezzo estremamente competitivo.
Esprinet dispone di uno stock molto assortito e sempre ben rifornito per un servizio eccellente

Lancio Serie RS Elite1

I nostri prodotti ITRack

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